Pane, Burroughs e marmellata

Dopo una serie di (purtroppo) brevi conversazioni con un'amica sul cinema degli ultimi anni e sulla qualità delle sceneggiature si è arrivati inevitabilmente a parlare di fantasy e fantascienza, soprattutto di quella scritta. Dico inevitabilmente perché è un argomento che mi sta molto a cuore e su cui, una volta “acceso” divento piuttosto rapidamente logorroico. Non contento di aver fatto due orecchie grandi come due piadine alla suddetta amica mi permetto di tracciare due brevi elenchi di libri che vale la pena leggere per farsi una cultura fantasy e di fantascienza.

Le liste sono forzatamente abbozzate, bisognerebbe elencare fin troppe cose. In particolare di alcuni autori bisognerebbe citare tutto quello che hanno scritto, ma mi limiterò ad un'opera per ciascuno (le saghe di tre o più libri contano come uno però).

Diciamo che le liste rappresentano (a mio parere) un buon elenco di cose da leggere se si vuole cominciare a recuperare letteratura di genere degli ultimi quasi 100 anni. Di ogni opera riporterò titolo originale, titolo italiano, anno di pubblicazione e un breve commento. I libri sono in ordine di pubblicazione per decade (anni ‘30, '40, eccetera). Alcune opere (specialmente dei primi decenni del XX secolo) possono essere considerate sia fantasy che fantascienza, le assegnerò insindacabilmente al fantasy semplicemente per poterle porre da qualche parte.

Se siete stufi di sentirmi questa volta basta che chiudiate il browser.

Fantasy

A Princess of Mars

Edgar Rice Burroughs - 1912 - Sotto le lune di Marte

A Princess of Mars

Primo romanzo del “Ciclo di Marte” di Burroughs. Questo nome non vi dice nulla, vero? E Tarzan vi dice qualcosa? Bene, ecco qui l'inventore del visconte di Greystoke e delle sue avventure assieme a Jane Porter. Le avventure marziane di John Carter si snodano lungo ben undici romanzi, di cui la Disney ha tentato una trasposizione cinematografica con risultati non disprezzabili, per quanto ben lontani dal capolavoro (“John Carter”, 2012). I romanzi sono stati scritti tra il 1912 e il 1948, mutando parzialmente stile nel corso della pubblicazione. Un caposaldo del genere, ora piuttosto “antico” (104 anni al momento in cui scrivo!) e quindi ingenuo in molti passaggi secondo i canoni moderni, ma assolutamente da conoscere.

At the Mountains of Madness

H.P. Lovecraft - 1931 - Alle montagne della follia

At the Mountains of Madness

Lovecraft va letto per la maestria della narrazione, anche tradotto conserva una grandiosa capacità di creare un'atmosfera di paura. Spesso viene catalogato come maestro dell'orrore, ma la definizione che siamo ora di questo genere non ha molto a che fare con Lovecraft. Siamo ben lontani da Mr. Freddy Krueger e compagni, Lovecraft costruisce una cosmogonia negativa pervasa di malvage forze antiche ed aliene di fronte a cui l'uomo è totalmente impotente. Consiglio questo romanza e in generale tutti i racconti e romanzi del “Ciclo di Cthulhu”. Cthulhu fhtagn!

The Hour of the Dragon

Robert E. Howard - 1934 - L'ora del dragone

The Hour of the Dragon

Tutti conoscono Conan, fa oramai parte della cultura popolare, grazie anche alle due pellicole con Arnold Schwarzenegger del 1982 e 1984. Pochi, purtroppo, conoscono il nome dello scrittore che diede alla luce il barbaro dell'età hyboriana sulle pagine di Weird Tales: Robert Erwin Howard. Il ciclo di Conan va letto tutto, ed è principalmente composto da 16 brevi storie e questo romanzo, che può benissimo essere il punto di partenza per conoscere il personaggio. Il termine “sword and sorcery”, l'analogo fantasy della space opera, fu coniato da Moorcock e Leiber proprio per descrivere lo stile di Howard.

The Lord of the Rings

John Ronald Reuel Tolkien - 1954 - Il Signore degli Anelli

The Lord of the Rings

  1. The Fellowship of the Ring - La compagnia dell'anello
  2. The Two Towers - Le due torri
  3. The Return of the King - Il ritorno del re

Un libro che non ha bisogno di presentazioni e che è stato riproposto alle generazioni più giovani dagli ottimi film di Peter Jackson tra il 2001 e il 2003. Forse l'aspetto più dimenticato di Tolkien è anche uno di quelli in cui eccelle di più ed è il cosiddetto “world building”, cioè la creazione del mondo. Tolkien, in questo tuttora assolutamente insuperato, crea un mondo di cui si conosce la storia lungo migliaia di anni ed ambienta il libro in un anno particolare alla fine di ben tre ere (Frodo parte nel 3018 della Terza Era) e, filologo e linguista, crea le lingue dei popoli che abitano la Terra di Mezzo. La solidità della creazione di Tolkien è un capolavoro letterario. Purtroppo la brutta traduzione italiana rende molto aulico ed epico il tono del romanzo, che invece è molto vario, in dipendenza della cultura e della personalità dei personaggi.

The Chronicles of Amber

Roger Zelazny - 1970-1978 - Le cronache di Ambra

The Chronicles of Amber

  1. Nine Princes in Amber - Nove principi in Ambra
  2. The Guns of Avalon - Le armi di Avalon
  3. Sign of the Unicorn - Il segno dell'unicorno
  4. The Hand of Oberon - La mano di Oberon
  5. The Courts of Chaos - Le coorti del caos

Zelazny scrive in modo divino, il primo capitolo de “Nove principi in Ambra” non può non conquistare e fa entrare di schianto nella vicenda di Corwin e dei suoi fratelli. Geniale e visionaria, questa pentalogia è un must di avventure tra dimensioni parallele che tiene avvinti fino all'ultima pagina.

Die unendliche Geschichte

Michael Ende - 1979 - La storia infinita

Die unendliche Geschichte

La storia di Bastiano Baldassarre Bucci, che inizia in una libreria e termina con un ragazzo che cerca sè stesso in una miniera di memorie (sic!), è un assoluto caposaldo della letteratura degli anni 80 e contiene riflessioni e suggestioni molto profonde. La scoperta del significato della libertà (“Fa ciò che vuoi”) e dell'importanza dell'amore dato agli altri sono rappresentate con fantasia illimitata da Michael Ende, che ci regala un romanzo veramente da riscoprire. La trasposizione cinematografica è giustamente considerata molto bella, ma non rende assolutamente giustizia al libro, che è enormemente più vasto e profondo (benché non sia particolarmente lungo).

On a Pale Horse

Piers Anthony - 1983 - Sul destriero immortale

On a Pale Horse

Piers Anthony, autore dell'infinito ciclo di Xanth (42 libri, in crescita) e di altri interessanti cicli, ha una scrittura piuttosto ricca e molto “umoristica”, anche se questo termine non rende giustizia all'insieme di intreccio, giochi di parole, idee balzane e geniali che sono i romanzi di Anthony. Non tutti riusciti, per inciso, tanto che questo capolavoro “Sul destriero immortale” è parte di una serie di otto libri ma è immediatamente seguito da due libri piuttosto noiosi e uno mediocre che mi hanno fatto perdere interesse nel ciclo, che però è molto ricco dal punto di vista dell'intreccio tra i personaggi. In italiano tra l'altro si trovano con difficoltà i primi due, e sono quasi irreperibili il terzo ed il quarto. Dal quinto all'ottavo non sono stati tradotti. Questo libro è semplicemente geniale per l'idea che propone e per il mondo che presenta, e può essere tranquillamente letto senza dover poi leggere i successivi.

The Belgariad

David Eddings - 1983-1984 - Il ciclo dei Belgariad

The Belgariad

  1. Pawn of Prophecy - Il segno della profezia
  2. Queen of Sorcery - La regina della magia
  3. Magician’s Gambit - La valle di Aldur
  4. Castle of Wizardry - Il castello incantato
  5. Enchanters’ End Game - La fine del gioco

A mio parere questa pentalogia è un caposaldo del fantasy degli anni 80. Eddings scrive cinque libri pieni di dialoghi frizzantissimi e di personaggi estremamente simpatici. Di contro, gli si può muovere la critica, fondata, di essere fin troppo schematico nel tratteggiare popolazioni e caratteri. I personaggi di Eddings sono piuttosto bidimensionali e lo svolgersi della vicenda è in generale molto preannunciato e facile da indovinare per chi abbia un minimo di letture alle spalle. Nonostante questo la lettura di questi romanzi è un vero piacere, e il percorso di formazione di Garion, il protagonista, è molto interessante. In particolare Eddings riesce a porre il lettore molto in empatia con Garion, tanto che è facile immedesimarsi in lui, pensando come lui quando è bambino, quando è ragazzo e poi quando inizia a maturare. Un compito non facile quello di proporre un percorso di crescita senza che il protagonista sia sentito infantile da parte del lettore adulto, come più tardi riuscirà tutto sommato a fare anche la Rowling con il suo Harry Potter.

Dragonlance Chronicles

Margaret Weis and Tracy Hickman - 1984-1985 - Le cronache di Dragonlance

Dragonlance Chronicles

  1. Dragons of Autumn Twilight - I draghi del crepuscolo d'autunno
  2. Dragons of Winter Night - I draghi della notte d'inverno
  3. Dragons of Spring Dawning - I draghi dell'alba di primavera

Le cronache di Dragonlance (sarebbe meglio chiamarle “della Dragonlance”) non possono essere particolarmente ricordate per la qualità della scrittura. Tutto sommato il prodotto dei due autori americani, sviluppandosi sulla base di una campagna per il gioco di ruolo Dungeons & Dragons, ne mantiene anche le forme e lo schematismo. Ma nonostante questo è un peccato non leggerle e non conoscere i personaggi di questa saga, Tanis mezzelfo, Sturm, Caramon e soprattutto Raistlin dagli occhi a clessidra. La trama è fitta di avvenimenti e, sinceramente, molto interessante. Raccomando assolutamente questi romanzi come parte fondamentale della storia fantasy.

Thrawn trilogy

Timothy Zahn - 1991-1993 - Trilogia di Thrawn

Thrawn trilogy

  1. Heir to the Empire - L'erede dell'Impero
  2. Dark Force Rising - Sfida alla Nuova Repubblica
  3. The Last Command - L'ultima missione

Su Star Wars, sul valore della trilogia originaria, della nuova trilogia e di Episodio VII (al momento in cui scrivo l'ultimo della serie) si dibatterà nei secoli. L'importanza dell'universo di SW è massima e i suoi temi e personaggi sono entrati di diritto nella cultura mondiale. E in fondo SW è un fantasy di sword and sorcery molto più che un prodotto di science fiction, e non a caso abbiamo a che fare con i cavalieri Jedi e con duelli con la spada, benché sia laser. Questa trilogia di Timothy Zahn segue direttamente gli eventi de “Il ritorno dello Jedi” e a mio parere rappresentano una continuazione non scontata degli eventi della saga originaria. Se c'è una critica che mi sento di muovere ad Episodio VII (che giudico fatto bene) è lo scarso coraggio: si poteva osare di più, mentre si è preferito stare sul sicuro, una sorta di riproposizione di Episodio IV. La trilogia di Thrawn non è né scontata né banale, ed è scritta in modo avvincente. Un must per gli appassionati di Star Wars!

A Song of Ice and Fire

George Raymond Richard Martin - 1996-ongoing - Cronache del ghiaccio e del fuoco

A Song of Ice and Fire

Non si può non citare questo questa saga che ha conosciuto una diffusione incredibile, aiutata anche dalla trasposizione in serie televisiva. Penso che Martin si sia lasciato prendere un po’ la mano, non ha ancora terminato la saga e sembra non avere molto l'idea di come portare a fine cottura le settemila sottotrame che ha messo in pentola. Sospendo il giudizio a quando avremo la serie completa (speriamo che la termini!), ma nel frattempo raccomando ampiamente i primi tre libri della serie: A Game of Thrones, A Clash of Kings, A Storm of Swords. Questi corrispondono ai primi 7 nella pessima edizione italiana che divide arbitrariamente i volumi (rimando alla pagina Wikipedia per le informazioni editoriali dettagliate): da “Il trono di spade” a “Il portale delle tenebre”. Del resto ne parleremo verso il 2030.

The Farseer Trilogy

Robin Hobb - 1995-1997 - Trilogia dei Lungavista

The Farseer Trilogy

Robin Hobb, pseudonimo della scrittrice Margaret Astrid Lindholm Ogden scrive un fantasy molto strano, quasi scevro di magia all'inizio e poi sempre più permeato di una strana magia naturale, senza regole né veri e propri “iniziati”. Le avventure di Fitz e della sua carriera di assassino sono sia un romanzo di formazione che un interessantissimo spaccato di un mondo che sarà teatro poi di altre opere della Ogden come la trilogia dei “Liveship Traders”. Raccomando moltissimo questi romanzi per l'affascinante ambientazione di corte!

Mistborn

Brandon Sanderson - 2006-2008 - Mistborn

Mistborn

  1. The Final Empire - Mistborn: L'Ultimo Impero
  2. The Well of Ascension - Mistborn: Il Pozzo dell'Ascensione
  3. The Hero of Ages - Mistborn: Il Campione delle Ere

Brandon Sanderson è un genio. Oltre a scrivere molto bene Sanderson è un campione di sceneggiatura e le sue lezioni sulla scrittura (presenti su Youtube), sono un godimento. In particolare è famoso per la costruzione di sistemi magici molto ben dettagliati, con delle regole ferree e ben spiegate o che vengono scoperte chiaramente durante lo svolgersi delle vicende. Siamo ben lontani dai sistemi magici di Eddings o della Rowling, che sono sostanzialmente dei deus ex machina senza delle vere e proprie regole (senza per questo essere negativi, sono semplicemente cose differenti). Questa trilogia ha reso giustamente famoso Sanderson e le avventure di Vin, Kelsier e i loro compagni entrano di diritto tra i grandi romanzi fantasy. La presenza di una protagonista femminile ha fatto porre spesso questa serie nel panorama dei romanzi “young adult” che ha in Hunger Games e Shadowhunters dei degni rappresentanti ma, non me ne vogliano gli estimatori di queste ultime saghe, qui siamo ad un livello di scrittura di gran lunga superiore.

Science fiction

Starship Troopers

Robert A. Heinlein - 1959 - Fanteria dello spazio

Starship Troopers

Dimentichiamoci il non disdicevole film omonimo che però dimentica totalmente il messaggio filosofico-sociale del libro. Fantascienza della più pura, quella di Heinlein, in fondo una critica della società attuale (non solo del tempo), tramite una visione futura. Si è detto molto e molto si dirà di questo Starship Troopers, come anche di altri romanzi di Heinlein come Stranger in a Strange Land e The Moon Is a Harsh Mistress, non a caso tutti vincitori del premio Hugo (e non gli unici romanzi dell'autore americano a fregiarsi di questo titolo). Militarista, fascista, utopico, razzista, questo romanzo ha ricevuto le peggiori accuse e lascio a voi la decisione se le abbia meritate o no. Un capolavoro di un grande maestro della fantascienza.

The Foundation Trilogy

Isaac Asimov - 1951-1953 - Trilogia della fondazione

The Foundation Trilogy

  1. Foundation - Cronache della galassia
  2. Foundation and Empire - Il crollo della galassia centrale
  3. Second Foundation - L'altra faccia della spirale

Anche Asimov è un autore di cui si dovrebbe includere semplicemente tutto ciò che ha scritto. Mi limiterò a questo capolavoro di storia galattica, dove la sociologia viene fusa con la matematica per fronteggiare il crollo del grande impero che unisce tutti i pianeti della Via Lattea. Le avventure dei vari personaggi che si susseguono, poi integrate da successivi (e un po’ più deboli) romanzi, sono un affresco estremamente interessante ed avvincente. Asimov riesce a fondere un libro di storia con l'avventura spaziale e il romanzo giallo e lo fa con una maestria insuperata.

Dune

Frank Herbert - 1965 - Dune

Dune

Altro capolavoro che vede una serie di seguiti tra il mediocre e il pessimo e che è stato portato sul grande schermo con risultati a mio parere molto deludenti. Frank Herbert fonde la fantascienza con la religione, la psicologia e l'ecologia, e se ne esce con un romanzo in cui tutto è al posto giusto, che crea dei miti intramontabili e con dei personaggi talmente ben definiti che definirli a tre dimensioni è riduttivo. “Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò.” Indimenticabile.

The Left Hand of Darkness

Ursula Kroeber Le Guin - 1969 - La mano sinistra delle tenebre

The Left Hand of Darkness

Di capolavoro in capolavoro incontriamo Ursula Le Guin, una maestra della fantascienza a tutto tondo. Parte di una serie di libri legati da un'ambientazione comune più che da una storia effettiva (il “Ciclo dell'Ekumene”), la vicenda di Genly Ai e di Estraven tocca temi scottanti e notevoli come il dualismo, la lealtà, il genere sessuale e la comunicazione, e lo fa di schianto come la grande fantascienza, nel bene e nel male, sa fare.

The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy

Douglas Adams - 1979 - Guida galattica per gli autostoppisti

The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy

Andate su Google e dicitate “Answer to the Ultimate Question of Life, the Universe, and Everything” (Risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto), uscirà una calcolatrice con il numero 42. Perché? Perché Douglas Adams è un genio che, con i suoi romanzi umoristici della serie de “La Guida Galattica” ha influenzato generazioni ed è rimasto come icona dello humor inglese (in patria è conosciutissimo anche dai non appassionati di fantascienza). Un must culturale.

Neuromancer

William Gibson - 1984 - Neuromante

Neuromancer

Parlare dell'influsso di William Gibson e della sua Trilogia dello Sprawl richiederebbe non un post intero ma un libro, pertanto mi avventuro solo in un brevissimo cenno per le generazioni più giovani. Noi stiamo vivendo l'epoca di Internet in cui molto di quello che ha scritto Gibson ormai è realtà, e basterebbe dire che non avremmo avuto The Matrix dei Wachowski Brothers senza Neuromancer. Nonostante io ritenga The Matrix un ottimo film sono sempre rimasto piuttosto perplesso dall'inneggiare alle “genialità” introdotte dai registi, molte delle quali sono riproposizioni di cose già scritte e dette da Gibson stesso (basti pensare al “download” delle conoscenze, preso da Count Zero): copiare è un diritto e un dovere degli artisti, ma chiamiamo le cose col proprio nome! Tra le opere fortemente ispirate dai lavori di Gibson citerei anche senza doverci pensare troppo il magnifico Ghost in the Shell, Cyberpunk 2020 e tutto quello che inizia per Cyber-, 1997: fuga da New York di John Carpenter, Android: Netrunner, Strange Days. Non vi basta?

Ender’s Game

Orson Scott Card - 1985 - Il gioco di Ender

Ender’s Game

Quando parliamo di romanzo di formazione, nella fantascienza, parliamo della serie di cinque libri che costituisce la storia di Ender Wiggin. Questo libro, vincitore del premio Nebula nel 1985 e del premio Hugo nel 1986, rende in modo unico il percorso forzato dei ragazzini che vengono addestrati per la guerra contro una razza aliena, ed è impossibile non provare empatia per Ender ed non essere tormentati dai suoi stessi dubbi. Il film del 2011 è molto bello, anche se perde completamente la parte giocata dai fratelli di Ender, che aggiungono uno spessore politico-sociologico al romanzo che quindi il film tralascia per esigenze di minutaggio e (probabilmente) di audience.


Penso di aver fatto più torti che altro con questa lista, avendo dovuto escludere moltissimi per esigenze di tempo (nel senso che la mattina devo alzarmi e l'orologio mostra già ore che non dovrebbe mostrare). Comunque non penso che i miei torti saranno particolarmente dannosi, tanto questo blog non lo legge nessuno =) =) Buonanotte a me!!