KAOS numero 2 si era occupato de Il Richiamo di Cthulhu dando giustamente molto spazio all'autore dei Miti, Howard Phillips Lovecraft. Ora, a distanza di 4 numeri, la redazione punta l'attenzione su un altro autore d'eccezione: Robert Ervin Howard.
Lovecraft e Howard hanno moltissimo in comune, nonostante le loro opere letterarie siano piuttosto differenti per ambientazione e tono. Li legava una grande amicizia, e il loro epistolario è lungo e va a toccare temi molto interessanti, ma ritengo che il tema più importante che si ritrova negli scritti di entrambi sia il declino della civiltà. Cito da Beyond the Black River (Oltre il Fiume Nero)
‘Barbarism is the natural state of mankind,’ the borderer said, still staring somberly at the Cimmerian. ‘Civilization is unnatural. It is a whim of circumstance. And barbarism must always ultimately triumph.’
La barbarie è la condizione naturale dell'umanità — disse il forestale, fissando tristemente il cimmero. — La civiltà è innaturale, invece. È un capriccio delle circostanze. E alla fine, inevitabilmente, la barbarie deve trionfare.
Echi di questa posizione filosofica si trovano facilmente in tutta la produzione di Howard, e si connettono facilmente con il pessimismo che trasuda dalle opere del Solitario di Providence. Entrambi gli autori videro una gran parte della loro opera pubblicata su Weird Tales, e fu proprio una lettera di Howard, che elogiava il racconto The Rats in the Walls (I ratti nei muri) di Lovecraft, l'inizio del rapporto di amicizia tra i due grandi.
Conan fu ed è il personaggio howardiano più noto, nonostante la creatività dell'autore texano avesse sfornato molti altri "eroi" nelle ambientazioni più disparate: Solomon Kane, Bran Mak Morn e Kull di Atlantide (Valusia in alcune traduzioni) per rimanere nell'ambito fantastico, ma ricordo anche Breckinridge Elkins (western), il marinaio e pugile Steve Costigan, il detective Steve Harrison, e tanti altri. Ad ogni modo, fu il cimmero Conan a "bucare" le pagine (e non ancora lo schermo) e a conquistare i lettori, ed è proprio a questo personaggio, ed alla sua Era hyboriana, che è dedicato questo succulento numero di KAOS dell'aprile/maggio 1992.
Torna in copertina Giuseppe Palumbo che centra ancora l'obiettivo, dopo le ottime copertine dei numeri 1 e 2. Per quanto io non ami troppo lo stile delle espressioni facciali dell'artista materano, il disegno coglie in pieno lo spirito delle opere di Howard, dove Conan, con le spalle al muro, si fa strada con la pura forza bruta, in questo caso con un'ascia che non lascia scampo al poveraccio che pensava di affrontare un cimmero con uno spadino da barbecue.
L'editoriale si fa beffe (che strano!) dei lettori prima disdegnando la tradizione dei "pesci d'aprile" delle riviste e poi proponendo come giustificazione per le notizie imprecise un Generatore Casuale di Smentite, che ho trovato divertente. Devo dire che, pur non conoscendo a fondo i meccanismi di redazione, non sono sorpreso che nel 1992 le notizie riguardanti le uscite di nuovi giochi fossero poco sicure. Spesso si dimentica di che salto epocale abbiano fatto le telecomunicazioni negli anni a cavallo del 2000, paragonabili in tempi moderni solo al salto fatto con la radio e con il telefono. Negli anni 90 viaggiare all'estero era complesso, scambiare informazioni era laborioso, e avere notizie fresche era un compito non da poco. Quindi, cara redazione di KAOS, ecco il mio perdono retroattivo: vi capisco, e grazie per lo sforzo fatto.
Una breve parentesi a proposito dei pesci d'aprile, non strettamente legata a KAOS. Ricordo ancora la feroce discussione avuta con un compagno di classe di un amico a proposito di Monkey Island 3. No, non quello del 1997, quello che TGM spacciò come "in lavorazione" nell'aprile del 1993, inserendo il Guybrush di Monkey 2 su sfondi tratti da X-Wing (o TIE Fighter). Trovate la scansione della pagina in [questo articolo di Andrea Peduzzi](https://www.outcast.it/home/star-wars-monkey-island-pesce-daprile-racconti-dallospizio). Insomma il litigio verteva sulla natura dell'articolo: invenzione goliardica o meno? Ad ogni modo io e questo tizio grazie a quel litigio siamo diventati amici, ma avevo ragione io: era una panzana. Purtroppo?
Ma torniamo a KAOS numero 6 con il suo carico di novità da prendersi con le pinze, o con il Generatore Casuale di Smentite.
La Black-Out prosegue l'impegno preso con la rivista Crom (appropriato per questo numero di KAOS) e pubblicherà delle schede per I Signori del Caos.
Esce il quinto numero di E Giochi della Demetra, con in regalo Mediterraneo di Andrea Angiolino, autore tra le tante cose de I Cavalieri del Tempio (Edizioni EL, 1990) e di Wings of War (Nexus, 2004).
Parlando della EL, o, come riportato su KAOS, la E. Elle, la casa di Trieste pubblica il numero 4 della collana Bloodsword che permette a più giocatori di affrontare lo stesso librogame. Una sorta di gioco di ruolo guidato, che a mia memoria non era disprezzabile, anche se può diventare frustrante. La dinamica del libro-gioco in cui si dovrebbe ricominciare ogni volta che si muore (si dovrebbe, non tutti lo fanno, furbacchioni!) si sposa male a mio parere con il gioco in gruppo. Ma ad ogni modo questa è solo la mia impressione personale. La nuova collana qui citata, Loup Ardant è la versione francese della serie Sagas of the Demonspawn di Brennan e fu poi pubblicata tra il 1992 e il 1993 con il titolo Fire*Wolf, che è il nome del protagonista, asterisco incluso.
Arriva (o arriverà, non sono mai sicuro in che anno mi trovo quando scrivo questi articoli) Simulacri pubblicato dalla Granata Press, con cui inizia anche una collaborazione tra KAOS e Casus Belli. Questa è una rivista francese del tutto simile a KAOS ma dalla storia editoriale notevolmente più ricca: le pubblicazioni sono iniziate infatti nel 1980 e proseguono tuttora! Simulacri, in originale SimulacreS con la doppia maiuscola, è un regolamento generico per giochi di ruolo creato dall'autore francese Pierre Rosenthal, e verrà utilizzato nel 1994 da Marcello Missiroli, Marcello Manicardi e Beppe Reina (con contributi di altri autori) per creare il colossale Gioco di Ruolo di Ken il Guerriero, produzione tutta italiana di cui potrei andare più fiero solo se l'avessi scritto io. La Granata Press annuncia anche la traduzione di Toon della Steve Jackson Games (uscirà nel 1993).
La rivista Rune non cessa le pubblicazioni come pareva da voci di corridoio, ma pare volersi rilanciare. In effetti cesserà le pubblicazioni sei numeri e tre anni più tardi. L'editrice Sintagma era in trattative già dal 1991 per la traduzione di Ars Magica, i cui diritti erano a quel tempo posseduti dalla White Wolf. Sappiamo che subentrò il sodalizio DaS/I Giochi dei Grandi che pubblicò la traduzione della terza edizione nel 1993.
La Stratelibri è in piena attività e presenta la versione italiana di Cyberpunk 2020 in due volumi: Sul Filo del Rasoio e Hardware. Arrivano altri supplementi per Il Richiamo di Cthulhu: Sulle Orme di Tsathogghua, I Segreti del Kremlino, Frammenti di Paura e Sei Minuti a Mezzanotte. Per GiRSA escono Wose della Foresta Oscura (Ghân-buri-Ghân saluta dal pubblico), Lórien, e la Mappa della Terra di Mezzo. La versione semplificata di GiRSA, Il Gioco di Avventura del Signore degli Anelli vede la pubblicazione della prima avventura, L'Alba Arriverà Presto. La Stratelibri prosegue inoltre le pubblicazioni de L'Eco di Arkham e Excalibur. Non c'è che dire, la casa di Ingellis era nel suo periodo d'oro!
Piccolo intermezzo. Non me ne vogliano i patiti di Rolemaster, io sono sempre stato socio del club "irrealismo semplice è meglio di realismo complicato", da buon giocatore di D&D. Ad ogni modo è interessante vedere che il sopracitato sistema fu semplificato in MERP, il quale fu ulteriormente semplificato in Lord of the Rings Adventure Game. Considerato che giocare a Rolemaster era equivalente a prendere una laurea in Ingegneria Aerospaziale, forse Il Gioco di Avventura del Signore degli Anelli era accessibile ad un normale studente delle scuole superiori. Fine intermezzo amichevolmente acido.
Pare comunque che la Stratelibri si sia aggiudicata anche i diritti per il gioco di ruolo di Star Wars pubblicato dalla West End Games, oltre a Stormbringer (qui riportato come prodotto della GDW, ma secondo me è sempre stato della Chaosium). Nel 2022 sappiamo che tutto ciò si concretizzò: sia Guerre Stellari che Stormbringer apparvero nel catalogo Stratelibri nel 1993.
La FASA sforna un nuovo supplemento per Shadowrun, Shadowtech.
La GDW (questa volta è vero), pubblica tre nuovi supplementi per Dark Conspiracy: Minion Hunter (in realtà un vero e proprio board game), Ice Daemon (avventura), e il PC Booster Kit (espansione delle regole). La redazione tira delle frecciatine alla casa fondata da Frank Chadwick per le politiche di supporto dei propri sistemi, che apparentemente vengono abbandonati in modo troppo repentino.
La ICE esce con sei avventure per MERP nel supplemento River Running: The Dark Lord Turns East.
GURPS Imperial Rome della Steve Jackson Games ci porta, ma guarda un po', nell'antica Roma, mentre GURPS Illuminati porta sul tavolo da gioco le cospirazioni globali. La casa texana non è nuova al mondo delle cospirazioni, nel 1982 aveva pubblicato la prima edizione del gioco di carte strategico Illuminati. Nuove regole e scenari per TOON, invece, sono disponibili in TOONiversalTourGuide.
Avete notato che le news di KAOS sono scritte in ordine alfabetico secondo il nome dell'azienda? Me ne accorgo ora per la prima volta, dopo ben 5 numeri scansionati e recensiti...
Da ultima quindi la mitica TSR! Quattordicesima edizione per il Monstrous Compendium che non è solo il compendio "dei mostri", ma è a tutti gli effetti mostruoso. Almeno nelle dimensioni! La novità di questa edizione è il Fiend Folio. La redazione promette creature esilaranti, e infatti citerei esseri come l'Achaierai (una gallina di 4 metri di altezza senza corpo e quattro zampe), il Crabman (secondo me chiaramente uno degli Exogini), il Dune Stalker (mostro popolarissimo al cinema negli scorsi mesi), e il Khargra (un incrocio tra un ciocco di legno, uno spinosaurus e Galvatron, giuro). Potete gustarveli tutti quanti con le scansioni che trovate [su Internet Archive](https://archive.org/details/tsr02132mc14monstrouscompendiumfiendfolio/mode/2up). Non pare interessante Monster Mithology della serie Complete Handbook. Esce invece un'interessante supplemento per Marver Super Heroes intitolato X-Forces, the Mutant Update. Curiosa l'annotazione della redazione
permette a tutti di usare la versione più aggiornata dei mutanti Marvel (quelli che in Italia vedremo, con questo ritmo, nel 2003).
Il 30 aprile 2003 X2 di Bryan Singer introdurrà in effetti dei nuovi mutanti nell'universo cinematografico. Che la redazione avesse poteri di preveggenza?
Nel campo del divertimento elettronico i possessori di computer Macintosh potranno mettere le mani su Wizardry VI - Bane of the Cosmic Forge della Sir-tech Software , RPG di successo a giudicare dalle recensioni che ho trovato in giro. I bei tempi in cui i possessori di Macintosh potevano ancora dire "Think different" perché in effetti il Mac non ce l'avevano tutti come ora, dal professore universitario all'idraulico che viene a controllare la caldaia. Proprio "different". Invece la SSI pubblica Tales of Magic - Prophecy of the Shadow per MS-DOS.
Le news di questo numero non finiscono più, segno che il mercato è fiorente e che io mi sono soffermato troppe volte a scrivere commenti inutili.
La ben nota associazione Agonistika di Roma organizza tornei per i svariati giochi di ruolo (D&D, AD&D, Call of Cthulhu, e Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog) oltre a giochi da tavolo come Axis & Allies e Blue Max. I due gruppi Club 3M e Alliance, invece, organizzano il torneo nazionale di Star Wars.
La redazione coglie anche l'occasione per annunciare che la West End Games ha rinnovato la licenza per Star Wars.
Tutto, o quasi, ciò che è stato prodotto dalla WEG verrà ricontrollato e inserito nella cronologia "ufficiale" della saga.
Ora, spendiamo un minuto di silenzio per la defunta WEG, e per commemorare il lavoro immane ed eccezionale fatto sull'universo di Star Wars (più di 100 tra manuali, supplementi, avventure) letteralmente buttato nel cesso nel 2014 da un manipolo di imbecilli. Fine della lamentela su Star Wars, che se non mi trattengo lancio la tastiera fuori dalla finestra.
Per chiudere in bellezza, sempre dalla WEG arriverà il fumetto Dark Empire, assieme ad altri fumetti e romanzi non specificati.
La redazione si prende il tempo di irridere (giustamente) un pezzo sui giochi di ruolo uscito su Rivista PS/1 della Jackson. Cose che succedono, quando i non addetti ai lavori si avventurano in spiegazioni di cose che non conoscono. Interessante comunque dal punto di vista "storico": ricordo che nel 1992 usciranno sul mercato perle videoludiche come Dune II, Wolfenstein 3D, e Indiana Jones and the Fate of Atlantis, quindi non eravamo propriamente alla preistoria, ma evidentemente il gioco di ruolo da tavolo non era ancora così conosciuto. Lo sarà mai? Nel 2022 alla domanda "best role playing games" Google risponde con una carrellata di videogiochi come The Witcher 3 e Planescape: Torment e solo aggiungendo "tabletop" vedo comparire nomi più familiari.
È appena stato fondato a Roma il Robert Howard's Italian Club & Fantasy Fan che centra in pieno il tema di questo numero!
Esce uno studio firmato da un gruppo dell'Università La Sapienza di Roma, La Maschera e il Volto, che riassume una ricerca fatta su un campione di circa 2000 giocatori di ruolo. La redazione riporta alcuni numeri, rimandando alla pubblicazione omonima dell'Editrice Proxima. Uno su tutti? Il 50 degli interrogati gioca una volta a settimana. E con questo sappiamo che il 50 degli interrogati faceva il liceo, beati loro!
L'Associazione Culturale Il Borghetto di Montepulciano inizia la pubblicazione di Oltre... una rivista dedicata al fantastico in un'accezione ampia aspitando apparentemente contributi sia in prosa che in poesia.
Dark Sun - Editore: TSR - Prezzo: L. 44.000 circa - La campagna che introduce i giocatori di AD&D nel mondo di Athas. Contiene un fascicolo di regole con nuove razzi e classi, un fascicolo con l'ambientazione, due mappe a colori, un poster, e un'avventura introduttiva. Richiede The Complete Psionics Handbook.
Dellamorte Dellamore - Editore: Camunia - Prezzo: L. 22.000 - Il romanzo di Tiziano Sclavi con un protagonista che non ricorda Dylan Dog. No, per nulla. Ha solo le iniziali uguali, guarda.
Napoleone a Lipsia - Editore: Stratelibri - Prezzo: L. 63.000 - Edizione italiana del gioco pubblicato dalla Operational Studies Group e in seguito dalla Clash of Arms Games.
Richiamo dall'Inferno - Editore: DaS Production - Prezzo: L. 18.000 - La seconda raccolta di avventure per Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog, tutte ambientate in Italia.
Con un'illustrazione di sicuro impatto a firma di Paolo Parente si apre il dossier di questo numero. Non sapete nulla di Conan? Vergognatevi, ma non disperate, tra 14 pagine sarete degli esperti!
Il primo articolo del dossier si concentra giustamente sul purtroppo poco conosciuto autore delle storie di Conan, Robert Ervin Howard. Luigi d'Aurelio, nel suo pezzo Il barbaro del Texas tratteggia brevemente ma con competenza l'ambito in cui Howard crebbe come scrittore e le caratteristiche delle sue opere principali. Il testo è accompagnato da un'illustrazione di Patrizia Mandanici, una di Paolo Parente, e da tre copertine di romanzi editi dalla Nord e dalla Mondadori.
Si passa poi alla connessione con il gioco di ruolo con Dungeons & Conan di Marcello Missiroli, in cui l'autore descrive gli sforzi compiuti dalla TSR per adattare AD&D all'Era Hyboriana, con risultati (mi pare di capire) altalenanti. Missiroli infatti afferma che
Si potrebbe obiettare forse che un sistema come quello della TSR non è il più adatto per rendere l'atmosfera oscura del mondo hyboriano, ma questi moduli smentiscono tale impressione.
ma anche che
obbligano i giocatori a utilizzare i personaggi pregenerati nei moduli e a seguire trame che definire rigide è ottimistico.
In fondo io penso che questa sia la limitazione di ogni sistema ispirato a personaggi troppo ben definiti. Nel gioco di ruolo di Conan chi vorrebbe essere qualcuno di diverso da Conan? Già è difficile staccarsi dalla Compagnia dell'Anello giocando nella Terra di Mezzo, figuriamoci in un gioco ispirato a (pochi) racconti estremamente variegati come quelli di Conan, il cui tratto comune spesso è solamente il cimmero stesso.
Ad ogni modo Missiroli conclude con un riquadro molto critico dedicato al Conan Role-Playing Game della TSR stessa (pubblicato nel 1985). In effetti pare che il sistema non abbia avuto un grande successo, il che però non è necessariamente sinonimo di una bassa qualità.
Gianna Masetti e Roberto Di Meglio prendono in considerazione l'altra importante produzione ruolistica dedicata al cimmero a disposizione dei giocatori del 1992, GURPS Conan, nell'articolo in due parti Conan by Steve Jackson.
Nella prima parte, Conan il burbero, la Masetti elogia la completezza del supplemento per GURPS, che riporta informazioni dettagliate su tutte le nazioni del mondo di Conan, e che descrive in modo esteso il tipo di magia presente in questa ambientazione. Non ci si poteva aspettare di meno da un prodotto per GURPS. Nonostante io non sia un fan del sistema è oggettivo che i supplementi pubblicati dalla Steve Jackson Games siano delle vere e proprie enciclopedie.
Ora, per quanto riguarda Conan, è chiaro che alla SJG hanno lasciato lavorare molto la fantasia, visto che Howard ci lasciò solamente 16 racconti, un romanzo, 4 storie non pubblicate e 4 frammenti. Sufficienti a creare un mito immortale, e questo rende onore alla capacità dello scrittore texano, ma sicuramente non un corpus dettagliato come può esserlo la Terra di Mezzo di Tokien o, per prendere un esempio più recente, il Westeros di Martin.
Nella seconda parte dell'articolo Conan il solitario è Roberto Di Meglio che prende le redini e ci introduce alle avventure in solitario disponibili per GURPS, giocabili con le sole regole base del sistema. I titoli in questione sono quattro: Conan: Beyond Thunder River, Conan and the Queen of the Black Coast, Conan: Moon of Blood, e Conan the Wyrmslayer, tutti già fuori di produzione nel 1992 (sono stati pubblicati nel 1989). Il sistema di gioco è quello dei librogame, ma con aggiunte come lo scorrere del tempo e l'uso delle mappe che, a detta di Di Meglio, rendono il tutto più interessante.
Il dossier prosegue spedito con La spada selvaggia di Conan il barbaro di Roberto Cecchini, che dipana la storia del Conan a fumetti, nelle tre serie pubblicate dalla Marvel: Conan the Barbarian (1970-1993), Savage Sword of Conan (1974–1995) e King Conan/Conan the King (1980–1989). Ovviamente nel 2022 abbiamo visto altra acqua passare sotto i ponti di Aquilonia, visto che i diritti del personaggio sono andati alla Dark Horse nel 2003 e poi nuovamente alla Marvel nel 2018, e chi fosse interessato può dare un'occhiata alla [pagina di Wikipedia](https://en.wikipedia.org/wiki/Conan_(comics)). L'articolo di KAOS è accompagnato da molte copertine delle varie pubblicazioni e da un Conan di Paolo Parente oggettivamente un po' troppo muscoloso (Conan, non Parente).
Non poteva mancare l'articolo Un Conan in carne e ossa, dove Roberto Di Meglio sviscera (appropriato!) la storia del Conan cinematografico, nelle tre produzioni disponibili nel 1992, il Conan the Barbarian di Milius (1982) e i due film di Fleisher, Conan the Destroyer (1984) e Red Sonja (1985). Concordo pienamente con la definizione di "epico" che Di Meglio dà al primo film e con gli elogi alla fotografia e ai dialoghi. Aggiungo, se posso permettermi, che la colonna sonora è parte integrante della magia e della "dimensione mitica" di cui parla l'autore dell'articolo. Sia il protagonista principale (il semplicemente perfetto Schwarzenegger) che l'antagonista (un James Earl Jones veramente d'effetto) sembrano usciti direttamente dalle pagine di Weird Tales.
Concordo inoltre su quanto egli dice dei due film successivi. Nonostante li trovi buoni, specialmente considerato il decennio di produzione, impallidiscono di fronte al primo.
L'inarrestabile Roberto Di Meglio firma infine il suo terzo contributo al dossier, l'articolo di chiusura La Valle dell'Etena Notte che, in modo piuttosto originale, fornisce un'avventura di 5 pagine per D&D (livelli 3-5) basata sulla storia a fumetti omonima, uscita su Conan il Barbaro numero 33, della Comic Art. L'avventura è accompagnata da molti quadri tratti dal fumetto e da un'illustrazione di Parente.
È ancora Alessandro Ivanoff, già autore di una lunga avventura nel numero scorso, a contribuire con la prima avventura di KAOS numero 6, illustrata da Patrizia Mandanici, le cui illustrazioni in bianco e nero sono immensamente superiori a quelle a colori che abbiamo visto finora su KAOS. L'avventura di 7 pagine è pensata per essere giocata in solitario, e quindi segue lo schema tradizionale a paragrafi dei librogame, ma utilizza ben quattro caratteristiche del personaggio. Il tono generale è piuttosto scanzonato, e ci mette nei panni di un investigatore alle prese con un omicidio.
La seconda avventura del numero è a firma di Enrico Ricciò con contributi grafici di Jako e di Luca Oleastri, e dopo parecchi numeri si torna ai sistemi classici AD&D o D&D, con 6 pagine di intrigo dedicato a personaggi di livello 8-10. L'autore ha cercato di porre l'accento sull'ambientazione, anche se la brevità dello scenario impone forzatamente una certa dose di azione, che peraltro è in fondo il cuore di questi due sistemi.
Parte terza de "Il Segno delle Tenebre", ed è battaglia campale tra le forze di Ghorghor e quelle imperiali, con alcune tavole decisamente d'effetto.
Tutti sono inconsapevoli del pericolo incombente... l'imponente esercito dell'Imperatore, comandato dal fosco Frater Sinister, si sta avvicinando minacciosamente...
Andrea di Meglio (che figura tra i traduttori di Toon per la Nexus) introduce i lettori a Star Quest con l'articolo Crociata stellare. La descrizione del gioco è molto completa, e da appassionato di questa collaborazione tra la Milton Bradley e la Games Workshop mi sono riletto con gioia l'articolo pur conoscendo perfettamente il gioco.
Star Quest è, in conclusione, un gioco vario e interessante, con regole semplici e un'ottima veste grafica; il divertimento è quindi assicurato, sia per chi è alle prime armi sia per i giocatori più esperti che hanno voglia di passare una serata senza sforzare troppo le meningi.
In Ulteriori suggerimenti per giocare di ruolo Marcello Missiroli prosegue quanto fatto da Roberto Sedda nei numeri 2 e 3, dando le schede di cinque maghi con le stesse caratteristiche ma con caratterizzazioni molto differenti, esplorando quindi la parte più ruolistica che, specie in sistemi come D&D e simili, viene talvolta dimenticata.
Fabrizio Venerandi ci parla di gioco online in Il dado a 2 facce. Visto l'impressionante cambiamento attraverso il quale è passato l'intrattenimento elettronico nei trent'anni che ci separano da questo KAOS, è interessantissimo leggere quale fosse la situazione al tempo. In fondo, mi pare, benché la qualità di molte produzioni sia aumentata in modo considerevole, il gioco da tavolo e quello di ruolo sono pressoché rimasti immutati. Forse l'adozione di applicazioni che sostituiscono il master è l'unica svolta reale a cui ho assistito, e personalmente ne faccio volentieri a meno.
I Racconti di taverna del menestrello Licentious ritornano dopo 2 numeri di pause con ulteriori brevi storie accompagnate da commenti e consigli per i giocatori e per i master.
A conclusione del numero è ancora Enrico Ricciò a prendere la parola (o la macchina da scrivere) e a parlarci de Il realismo nei giochi di ruolo.
Mi piace, KAOS. Mi piaceva, e mi piace tuttora. Ho letto con gusto questo numero uscito esattamente trenta anni fa quando, quindicenne, attendevo l'agognata fine dell'anno scolastico. In realtà il mio vero incontro con il Conan letterario avverrà nel 1994 grazie alla collana Il Fantastico Economico Classico della Newton e il colossale numero 6, L'Ora del Dragone, ma già in quel 1992 ebbi modo di venire in contatto con R.E. Howard e con tutto ciò (ed è tanto, tantissimo) che è scaturito dalle sue storie.
Continuo a ritenere estremamente interessante effettuare queste "escursioni temporali" in un mondo che da una parte era completamente diverso, dall'altra è parte integrante della mia esperienza. È bello guardare attraverso la "lente della storia" (come ha detto Roberto Di Meglio), e magari scoprire quanto vere o terribilmente sbagliate fossero predizioni, giudizi, scelte.
Ora, armati di Wikipedia, sappiamo tutto di tutto, e spesso lo dimentichiamo nel momento in cui chiudiamo il browser. Nel 1992 avevamo KAOS e, per citare i Queen "everything I had to know I heard it on my radio". Alla prossima puntata, con l'italianissimo dossier su Martin Mystère e Dylan Dog!
KAOS numero 6, digitalizzato e restaurato, è disponibile qui