KAOS 07

È noto che l'Italia è uno dei luoghi al mondo più contraddittori. Tra le tante contraddizioni c'è quella di avere da una parte una cultura e una creatività eccezionali, che si esprimono non solo nei grandi della storia, ma anche nell'italiano medio, e dall'altra un'incapacità quasi patologica di farsi valere sulla scena internazionale.

Questo è un dibattito complesso, che non pretendo certamente di esaurire in poche battute in un blog dedicato al fantastico, ma mi permetto di menzionarlo perché in questo numero di KAOS la redazione punta il faro su due eroi Bonelli che probabilmente ogni cittadino dello stivale ha sentito almeno nominare.

Devo ammettere che non sono un fan sfegatato delle produzioni Bonelli. Ho letto un buon numero di albi di Tex, di Martin Mystère, e di Nathan Never, ma per questioni più che altro economiche li ho frequentati tutti quando ero già all'università, quindi mi hanno fatto compagnia in un momento già più adulto rispetto ad altri pilastri come la letteratura fantastica o il gioco di ruolo. Di sicuro, pensando all'argomento del numero odierno di KAOS, non posso dire di amare Dylan Dog.

Pur non ritenendomi né un convinto fan, né tantomeno un esperto, però, ogni volta che si parla di Bonelli si risveglia in me il Sacro Difensore di Tutto Ciò che Non È Anglosassone. Pur vivendo in Inghilterra da tanti anni resto sempre scioccato da quanto lo UK sia connesso al mondo USA molto più che a quello europeo. Bella notizia, direte voi. Diciamo che quando scopri che gente di Londra di 40 anni non conosce Asterix, Nathan Never, e i Cavalieri dello Zodiaco devi decisamente riassestare i tuoi modelli mentali.

Beh, sto facendo un grande potpourri di idee e lamentele, quindi forse è il momento di focalizzarsi sul numero attuale di KAOS e smetterla con i grandi proclami.

Cosa abbiamo sottomano? Il numero 7 di KAOS, datato "estate 1992". Il 1992 non è stato un grande anno per lo stivale. Le indagini di "Mani pulite" stavano sconquassando il paese, tanto per citarne una, ma potrei citare anche la terribile svalutazione della lira che esce (assieme alla sterlina inglese) dal mercato del cambio europeo. Il panorama internazionale comunque non è migliore, tanto per ribadire che l'Italia non è il fanalino di coda come spesso pensiamo.

Ad ogni modo, la redazione ha alle spalle 6 numeri e decide di concentrarsi su Dylan Dog e Martin Mystère, due eroi bonelliani che nel 1992 hanno rispettivamente 6 e 10 anni. Ovviamente la recente (a quel tempo) pubblicazione de Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog ha aiutato la decisione di trattare di questi argomenti, ma più in generale mi sembra giusto che sia riservato dello spazio all'operato di una casa fumettistica che ha fatto dell'avventura e del fantastico il suo biglietto da visita.

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Farà da notevole comprimario, in questo numero, un gioco di ruolo demenziale noto a chiunque abbia seguito il panorama ludico degli anni 90: Maschiacce Armate Pesantemente traduzione in ben 18 pagine di un lavoro di Greg Porter del 1988, Macho Women with Guns. Anche i numeri precedenti contenevano dei giochi ma quello di questo numero ha uno spessore notevole (solo di pagine, però).

Copertina ed editoriale

Palumbo, alla sua quarta copertina, presenta un lavoro già pubblicato su "I 12 volti segreti di Martin Mystère", un portfolio di 12 autori diversi che si cimentano con il personaggio di Alfredo Castelli. Come sempre Palumbo ha delle linee decisamente marcate e il suo Java è sicuramente riuscito!

La redazione prosegue la tradizione degli editoriali inutili con una storiella su Urgh l'orchetto che Finisce coinvolto in Francia con un incidente ad EuroDisney. Per quanto sappia che KAOS ha un approccio leggero, questi editoriali non mi dicono molto, sinceramente.

Nel sacco della posta troviamo una notazione interessante, almeno a mio parere. Alla domanda di un lettore se esistano GdR o libri-gioco ispirati ai manga la redazione risponde accennando a quello che sarà il tema di KAOS numero 9, cioè Akira. Il che, come sappiamo con la preveggenza di 30 anni più tardi, avverrà precisamente. Un dettaglio? Sicuramente, ma per me ricercatore futuro di cose passate un dato interessante sulla vita della redazione. KAOS 9 uscirà a maggio 1993, quindi circa 10 mesi più tardi!

News

Sempre tenendo a mente il fattore di certezza delle news del 1992, che sembra creato dal motore a propulsione di improbabilità infinita di Adams, scopriamo che nell'estate 1992 anche gli operatori del settore giochi in Italia vanno in vacanza.

La Granata (editore di KAOS ancora per due numeri) sta per far uscire la versione italiana di SimulacreS di Pierre Rosenthal, ma nel frattempo intensifica la collaborazione con Casus Belli. In questo numero troveremo una guida alla pittura tradotta dalla storica rivista francese.

La Stratelibri sta per uscire con Cyberpunk (la versione italiana del GdR della R. Talsorian), Cinque minuti a mezzanotte per Il Richiamo di Cthulhu e Avventure a Bosco Atro per GiRSA. Apparentemente in autunno usciranno i restanti moduli per Il Richiamo di Cthulhu: Quattro minuti a mezzanotte, Tre minuti a mezzanotte, Due minuti a mezzanotte, Un minuto a mezzanotte e, in un finale trionfo di creatività, Mezzanotte.

Nel 2023 sappiamo che di questa collana uscirono solamente i tre numeri da "Sei" a "Quattro", e che la serie fu sospesa per lo scarso successo (si veda questo articolo di Dungeon Master Magazine). L'idea del countdown mi sembrava bella, però.

La E-Elle (che cambia grafia ogni volta che esce una notizia su KAOS) uscirà con Fire*Wolf (qui Firewolf, ormai la grafia è un'opinione), ma questo la redazione ce l'aveva già detto nello scorso numero.

È il turno della Editrice Giochi che dovrebbe essere già nei negozi con B1-9 In Cerca di Avventura, una ripubblicazione dei moduli di avventura del D&D base dall'1 al 9 sotto forma di una campagna nel Granducato di Karameikos. A settembre si attende la famigerata quarta edizione del D&D. Ricordo che qui si parla di edizioni del D&D BECMI, quindi non di D&D 4th Edition che uscirà solo nel 2007. Questa edizione è quella che corrisponde al nuovo boxed set introduttivo pubblicato assieme alla Rules Cyclopedia (la quale purtroppo non vedrà mai un'edizione italiana). Successivamente dovrebbero essere pubblicati gli Atlanti 2, 3, e 4 (Gli Emirati di Ylaruam, I Principati di Glantri, Il Regno di Ierendi, NdR).

A posteriori sappiamo che la pubblicazione degli atlanti venne portata avanti, a quanto mi risulta, per 6 numeri, ma il numero 5 non sarà la traduzione di GAZ5 - The Elves of Alfheim, bensì ATL 5 - Gli orchetti di Thar, traduzione di GAZ10 - The Orcs of Thar.

La DaS continua il supporto a Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog, di cui si parlerà in questo numero, con l'avventura Attraverso le Linee e sta per uscire con un supplemento contenente scenari scritti dai lettori e selezionati tramite concorso. Sempre in collaborazione con I Giochi dei Grandi di Verona, la casa toscana uscirà a Natale con la traduzione di G.U.R.P.S della Steve Jackson Games, e con l'ambientazione Fantasy. Si annuncia che nel 1993 dovrebbe apparire la traduzione di "un GdR horror molto originale", tale Vampiri della White Wolf.

La Palladium sta pubblicando una serie di ambientazioni post-atomiche compatibili sia con Teenage Mutant Ninja Turtles and Other Strangeness che con Rifts. È appena uscito il terzo modulo Mutants in Orbit.

La TSR pubblica le Spell Cards, carte riepilogative degli incantesimi dei maghi e dei chierici (ah, beati tempi in cui non c'era un'app per qualsiasi cosa!). Sul fronte giochi da tavolo, la casa del Wisconsin riedita The Creature that Ate Sheybogan, un classico della SPI (Simulations Publications, Inc.) creato da Greg Costikyan (Star Wars: The Roleplaying Game, Paranoia), ambientato nei B-movie degli anni 50/60.

La West End Games pubblica Infiniverse Update Supplement basandosi su report mandati per posta dai giocatori su ciò che è avvenuto nei moduli già pubblicati. Un tentativo coraggioso in un mondo non ancora connesso dalla rete globale.

Passiamo all'accordo tra la Steve Jackson Games e la Ral Partha. Quest'ultima produrrà miniature per i giochi della casa texana, in particolare Ogre e Car Wars. Per entrambi sono in preparazione proprio versioni tridimensionali, Ogre Miniature Rules e Car Wars 3-D. Portando il concetto di G.U.R.P.S. nel mondo delle miniature, la SJ prepara Hot Lead, sistema generico di massa.

La Avalon Hill (stranamente ultima nell'elenco alfabetico) pubblica un supplemento per Tales from the Floating Vagabond dal titolo Adventure with No Name.

Il KAOS CLUB sta organizzando il Primo Trofeo della Lama di Cristallo di ottobre, mentre I Giochi dei Grandi prepara la VerCon di settembre. A maggio si è concluso l'Eptakontest 92, in cui sono stati presentati Il Mondo di Martin Mystère per Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog e Battlemaster della MB/Games Workshop.

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Q-riosità

Il 12 aprile 1992 ha aperto EuroDisney, e la redazione ne descrive brevemente alcune caratteristiche (tra cui il prezzo piuttosto elevato, 50.000 lire). Si parla anche di Bavaria, un parco a tema cinematografico.

In realtà tale parco esisteva dal 1967, ed è stato rinominato Bavaria Filmpark Bottrop dal 1992 al 1993. Attualmente si chiama Movie Park Germany e si trova a Bottrop, a 20 chilometri da Essen (meta conosciuta a chi sta leggendo questo articolo, spero).

Sempre in tema, si annuncia che Carlo Rambaldi sta lavorando a Millenium un parco divertimenti da crearsi poco lontano da Ferrara. Purtroppo gli scandali di Tangentopoli fecero naufragare il progetto e non se ne fece nulla.

Sul fronte televisivo-cinematografico KAOS prevede una stagione 1992/93 di tutto rispetto. Si parla di Indiana Jones Giovane (sic!) e di Dinosaurs. Arriva in TV Hook di Spielberg (che però si sa già essere stato un po' deludente al botteghino) e La Bella e la Bestia della Disney.

Per quanto riguarda i fumetti, la Adventure fa uscire due testate non ispirate ai GdR della West End Games: Paranoia e Torg: Reality Storm!.

L'estate videoludica vedrà arrivare Space Hulk della Electronic Arts (un gioco incredibile, NdR), Heavy Metal della Millenium, Matrix Cube della SSI (no, non c'è Keanu Reeves), Darklands della Microprose e Darkseed della Cyberdreams, una famosa (adesso) avventura grafica disegnata da H.R.Giger e quindi piuttosto... xenomorfa.

Parlando di libri, invece, la Interno Giallo sta pubblicando opere di Dan Simmons (l'autore di Hyperion): è in uscita Danza Macabra.

Re-censioni

Austerlitz - 2 dicembre 1805 - Editore: Agonistika/La Società Aperta - Prezzo: N.P. - Un connubio tra un gioco da tavolo (basato su Napoleon's Last Battles della SPI) e un libro-gioco storico.

D&D Rules Cyclopedia - Editore: TSR - Prezzo: L. 55.000 circa - C'è poco da dire sul mastodontico prodotto finale della linea BECMI. Immortale (anche se il set Immortal non è compreso). A tutt'oggi mai tradotta in italiano.

Imperium - Editore: GDW/Stratelibri - Prezzo: L. 45.000 - Edizione italiana a cura della casa di Ingellis del boardgame fantascientifico della GDW ambientato nello stesso universo di Traveller.

Si parla anche in maniera molto veloce di L'Eco di Arkham e di Excalibur della Stratelibri e di Panoplia, rivista di wargame e storia militare.

Dossier - Martin Mystère / Dylan Dog

Il dossier tutto italiano di questo numero è introdotto da una bella illustrazione di Luca Poli (che contribuirà con altre quattro nelle pagine successive). Magari non avete mai letto nemmeno un albo Bonelli, ma se non avete mai sentito Martin Mystère non siete italiani. Per coloro che si stessero ancora domandando di cosa si sta parlando la redazione di KAOS è pronta a sfornare ben 15 pagine di informazioni!

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Alessandro Ivanoff attacca la sinfonia con Dall'incubo all'impossibile introducendo molto brevemente Dylan Dog per poi concentrarsi sullo zio Marty e sul supplemento Il Mondo di Martin Mystère per Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog di cui lo stesso Ivanoff è tra gli autori.

Il Mondo di Martin Mystère [...] si rivolge a quei giocatori che vogliano mettere un po' da parte i 'soliti' demoni e streghe per indagare sui misteri sepolti nel nostro passato.

Roberto Di Meglio prosegue focalizzandosi sull'investigatore londinese in Tutti gli orrori di Dylan Dog. Di Meglio scrive un articolo interessante, partendo da considerazioni piuttosto lapidarie sul già menzionato Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog

Tutti gli scenari finora pubblicati, da quelli inclusi nel gioco a quelli di Alta Società e Richiamo dell'Inferno, appaiono invece legati a una concezione piuttosto trita dell'orrore, con il cattivone di turno da sconfiggere che compie nefandezze con pretesti minimi o scontati. L'impressione che lasciano è che Il GdR di Dylan Dog sia un surrogato de Il Richiamo di Cthulhu, senza i mostri di Lovecraft per problemi di copyright [...]

L'articolo prosegue cercando di tratteggiare cosa, nell'approccio onirico e ambiguo delle storie di Tiziano Sclavi, si discosti dalle storie dell'orrore classiche. Di Meglio passa in positivo sottolineando che

Scrivere o arbitrare un'avventura completamente surreale non è facile, ma può essere estremamente interessante. L'atmosfera è più importante della trama e le situazioni vanno sviluppate in modo tale da trasmettere soprattutto emozioni. [...] penso che tener conto di alcune delle caratteristiche del personaggio e delle vicende di Sclabi non possa far altro che accrescere il piacere di un'avventura, al tempo stesso consentendo di sfuggire ai luoghi comuni [...]

È il turno di Simone Peruzzi che con DyD: tutto quello che avreste voluto comprare e nemmeno sapete che esiste passa in rassegna il corpus dylaniano: i 70 albi (al tempo, ora sono 437), le ristampe mensili, gli speciali estivi e annuali e gli albi fuori serie. Inoltre elenca svariate storie uscite su altre testate: L'Orrore, Femmine Fatali, Tutti gli Incubi di Dylan Dog, Vamp!, Dylan Dog: Gli Inquilini Arcani, Incontrarsi!, Dylan Dog l'Indagatore dell'Incubo e Witches!.

In tema di monografie troviamo elencati e brevemente descritti Dylan Dog, Dylan Dog: Io, Dylan, e le donne, Dylan Dog 2 e Dylan Dog 3, Raccontare Dylan Dog e La Storia di Dylan Dog.

L'articolo prosegue e si conclude con Dellamorte Dellamore, Il Gioco di Ruolo di Dylan Dog, l'agenda e il diario di Dylan Dog, le cartoline, le figurine, la serigrafia, le magliette, il videogame (della Simulmondo), i tarocchi e... una raffica di gadgets (perché finora abbiamo parlato di astronavi).

Al termine di questo articolo mi viene in mente solo una citazione:

Spaceballs il lanciafiamme, i bambini lo adorano.

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Peruzzi non passa la palla e continua con Q-Riosità (ma non era una rubrica di KAOS?) con alcune notizie su Dylan Dog che potrebbero facilmente apparire in Forse non tutti sanno che... de La Settimana Enigmistica.

Ho già scritto "Dylan Dog" 25 volte in questo articolo. Se mai mi fosse venuta voglia di leggere qualcosa dell'investigatore londinese, mi è passata. Da qui alla fine dell'articolo non scriverò più quelle due parole.

Ancora Peruzzi, che la palla se la tiene e va fino alla porta avversaria, continua a dimostrare una passione per gli elenchi con Zio Marty - Addenda, che elenca tutto ciò che c'è in giro relativo a Martin Mystère. Tutto molto simile a quanto detto per l'altro personaggio.

Roberto Cecchini intercetta Peruzzi in area e gli frega la palla con Supereroi, no grazie!. L'articolo è un interessante excursus della storia dell'editore Bonelli, dal Tex Gigante del marzo 1958, passando per Mister No, il già pluricitato Martin Mystère, il mai più nominato indagatore donnaiolo, Nick Raider, il primo cross-over tra l'archeologo americano è il compagno di Groucho, e infine Nathan Never (che al tempo ha appena un anno di pubblicazioni alle spalle) e Zona X.

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Tutto sommato un dossier un po' deludente. Mi aspettavo più affondi nelle ambientazioni, almeno per quanto riguarda lo zio Marty, che nei 123 numeri pubblicati fino a quel tempo aveva presentato un certo numero di personaggi e di antagonisti, e magari una presentazione un po' più tecnica del gioco di ruolo edito dalla DaS, con qualche raffronto tra le regole del nuovo arrivato e altri giochi. Peccato, un'occasione un po' sprecata per quanto mi riguarda.

Game - Maschiacce Armate Pesantemente

Niente avventure in questo numero di KAOS, ma ben 15 pagine di gioco di ruolo! La storia di Macho Women with Guns, tradotto in Italia con Maschiacce Armate Pesantemente, inizia nel 1988 quando Greg Porter, proprietario della Blacksburg Tactical Research Center (BTRC) scrisse e pubblicò la prima versione in circa due settimane. Il prodotto ebbe un buon successo e fu presto seguito da due supplementi, Batwinged Bimbos From Hell (Pupe con Ali di Pipistrello dall'Inferno) e Renegade Nuns on Wheels (Suore Centaure Rinnegate) che vedremo nei prossimi due numeri di KAOS.

Maschiacce Armate Pesantemente è il gioco di un mondo portato oltre ogni più sfrenata fantasia femminista, dove nessuno è immune alla satira e tutti possono rapidamente passare dalle stelle alle stalle, dove tutto è così pieno di luoghi comuni e pregiudizi che nessuno potrà prenderlo sul serio.

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MAP è un gioco di ruolo demenziale, e fa della satira continua il suo cavallo di battaglia. Io non disdegno il tipo di umorismo presente in prodotti come questo, ma a piccole dosi. Mi ha fatto sorridere leggere qualche paragrafo del regolamento (e mi fece sorridere a 15 anni), ma non mi vedo ad impiegare un pomeriggio del mio tempo in una partita ad un gioco di questo tipo.

Commissione parlamentare - È un ammasso semovente di carta che insegue e distrugge ogni forma di vita intelligente. Attacca solamente in corpo a corpo (come se fossero pugni) con una abilità di +5, e soffoca automaticamente i personaggi svenuti sui quali trascorre un intero turno.

Questa però è la mia opinione personale, e se giochi come questo e altri di tipo umoristico hanno avuto successo (penso a Toon e Paranoia, ad esempio) ci sarà un motivo.

Argomenti - Guida alla pittura

Come preannunciato, KAOS continua la sua collaborazione con la rivista francese Casus Belli e inizia a pubblicare alcuni articoli tradotti, una pratica abbastanza standard utilizzata anche da altre riviste, almeno sul nascere (ad esempio The Games Machine).

In questo numero troviamo una bella Guida alla pittura di François Décamp, che parte dalle basi elencando il materiale necessario per iniziare, descrivendo la preparazione della miniatura, la prima pittura, ombre e luci, e i dettagli finali come le basi e il varnishing.

L'articolo è piuttosto dettagliato e sicuramente fu un grande aiuto per molti. Io mi sono deciso ad iniziare il mio percorso di pittura in epoca Internet, quindi beneficiando di moltissimi video su YouTube, quindi rimango sempre affascinato dal fatto che molti artisti abbiano imparato seguendo consigli scritti e con poche immagini di contorno.

Interessante l'annotazione finale sui colori ad olio, che vengono indicati come più complessi di quelli acrilici. Tutt'ora questa sembra essere l'opinione in voga nel mondo del modellismo tridimensionale, almeno per quanto riguarda gli appassionati di boardgame e regolamenti fantasy/sci-fi come Warhammer 40k e soci. In realtà molti pittori utilizzano entrambe le tecniche e personalmente posso testimoniare come con i colori ad olio si possano ottenere nel giro di pochi secondi effetti che con gli acrilici richiedono ore di lavoro. Ci sono pro e contro per entrambi, diciamo.

Questo articolo è solo la prima parte, ad ogni modo, quindi vedremo cosa ci riserva il signor Décamp in KAOS numero 8.

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Fumetto - ABC Warriors

Libro I, Parte Prima de "Kronache di Kaos" di Pat Mills, Tony Skinner e Kevin Walker. Si tratta di un fumetto uscito in UK sulla rivista 2000 AD, molto famosa per le storie di Judge Dredd, creato dallo stesso Pat Mills.

Mentre ci avvicinavamo a Hekate, pianeta dei Mara Notturni, sentivo un impeto di demenza che percorreva i miei circuiti. Gli altri non si sono accorti di nulla... nemmeno sanno le ragioni per cui li ho portati qui... in questo mondo, intimo grembo della discordia, labirinto di confusione e di follia. Saranno mutati, trasformati in veri Guerrieri di Kaos.

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Argomenti

Simone Peruzzi abbandona temporaneamente le lunghe liste di gadget per introdurci a Hero Quest della MB. Con il suo pezzo La ricerca degli eroi Peruzzi ci fa immedesimare con l'atmosfera di un gioco che ha seriamente fatto la storia del nostro hobby. Nonostante non sia un gioco particolarmente ricco nelle regole è stato per moltissimi il primo contatto con qualcosa che non fosse il Monopoli o Hotel, ma che si trovasse nello stesso scaffale del negozio di paese.

In conclusione Hero Quest è un gioco semplice ma non banale, dall'apprendimento immediato, con poche regole scritte con chiarezza. Può far divertire sia il giocatore esperto che quello alle prime armi, in buona parte per merito della sua ricca struttura tridimensionale.

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In Mirrorshades, Mirko Tavosanis si occupa della traduzione italiana dell'omonimo volume di Bruce Sterling, famosa antologia cyberpunk con racconti che spaziano da Gibson e Greg Bear a Paul Di Filippo e lo stesso Sterling. L'antologia, pubblicata in lingua originale nel 1988, arriva, come dice lo stesso Tavosanis, piuttosto tardi, ma viene inquadrata storicamente da una buona introduzione al genere.

Ma questi racconti, quali caratteristiche hanno in comune? Quelle generali del cyberpunk: la descrizione polemica e politica di un mondo futuro dominato da un capitalismo ipertecnologico, in cui le grandi compagnie hanno in mano i destini del pianeta e dove qualunque cosa può essere comprata o venduta.

Il numero prosegue con Notte dagli occhi artigliati, un racconto cyberpunk di Cosimo Lorenzo Pacini accompagnato dalle illustrazioni di Onofrio Catacchio.

La società per l'anacronismo creativo di Walter Moore descrive le attività della SCA (Society for Creative Anachronism), un organismo creato nel 1966 in California che si pone come obiettivo ricostruzione di vita medioevale

La SCA è una organizzazione dedita a ricreare il Medio Evo "come sarebbe dovuto essere", ricostruendo cioè un mondo di cavalleria e onore, senza inconvenienti come la peste o le carestie.

Niente di meglio di un americano californiano per ricreare ciò che è avvenuto dall'altra parte dell'oceano 1000 anni prima, d'altronde. Battute a parte, la SCA esiste tuttora e conta circa 30 mila aderenti con ramificazioni in tutti gli Stati Uniti.

Il numero termina con Cyberpunk now! Dadi rotolanti o bit shiftanti? di Marcello Missiroli che introduce un programma di aiuto per AD&D e D&D. Il Dungeons & Reality Assistant può sembrare antidiluviano ai nostri occhi ma sono certo che per i tempi rappresentasse un'interessante novità ma con alcuni difetti

Per prima cosa è piuttosto lento [...]. Un altro limite è di ordine economico e pratico: ogni volta che si gioca occorre avere un computer a disposizione.

I retrolettori di KAOS del 2023 salutano dagli spalti con i loro fiammanti cellulari.

Conclusione

Un numero un po' piatto, questo KAOS 7, che non contiene nulla di terribile ma che mi lascia un po' di amaro in bocca per un dossier non molto orientato al gioco di ruolo, ma nemmeno realmente focalizzato sui personaggi bonelliani, e contenente un gioco che tutto sommato a mio parere lascia il tempo che trova.

Ho apprezzato l'articolo sulla pittura delle miniature. Come già detto mi metto nei panni di chi volesse iniziare a dipingere al tempo, magari ordinando delle miniature in piombo dal catalogo de I Giochi dei Grandi senza poter vedere esattamente cosa comprasse. A questo proposito ricordo con piacere il volume della Hobby & Work "Realizzare diorami fantasy", una monografia a cura di "Tutto modellismo" che, come già faceva la rivista, presentava istruzioni chiare e fotografie egregie.

Non so quanto la redazione di KAOS ne fosse cosciente, ma mancano tre numeri allo scoccare dell'ora... Nexus. Sarà con il numero 10, infatti, che la rivista passerà alla società nata dalla Granata Press e dalla redazione di KAOS stessa (Cecchini, Di Meglio, Missiroli e Peruzzi). Un cambiamento importante per la rivista ma soprattutto per il panorama del gioco in Italia.

Ma prima di quello ci aspetta KAOS 8 con... Guerre Stellari!

KAOS numero 7, digitalizzato e restaurato, è disponibile qui

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