Uno dei primi film che ho visto in lingua originale è stato "The Fellowship of the Ring", per svariate ragioni. Una di queste è che conosco molto bene sia il suddetto film che il romanzo, quindi so di potermelo godere anche se il parlato fosse in lingua urdu.
Mi ha colpito molto la diversità di accenti dei personaggi. Pipino parla con un accento scozzese spettacolare, che rende molto il suo essere campagnolo. Inoltre, come sempre, le voci reali sono più immerse nell'ambiente.
Tra le tante cose che mi sono balzate... all'orecchio, ho notato una variazione interessante nella famosissima scena sul ponte di Khazad-dûm. Armato di libri e di film, quindi, ho fatto una piccola ricerca (non voglio assolutamente sparare a zero su questo o quel problema di traduzione/adattamento, mi interessa solamente notare le differenze).
Nel romanzo, la parte che mi interessa è la seguente. Gandalf è sul ponte di Moria, il Balrog lo sta fronteggiando.
'You cannot pass,' he said. The orcs stood still, and a dead silence fell. 'I am a servant of the Secret Fire, wielder of the flame of Anor. You cannot pass. The dark fire will not avail you, flame of Udûn. Go back to the Shadow! You cannot pass.'
‘You cannot pass! ’ he said.
Come si nota JRRT usa tre volte il verbo can, esprimendo, per quanto si possa tradurre, il fatto che Gandalf vieta al Balrog di passare.
La traduzione italiana di Vicky Alliata di Villafranca (su cui mi dilungherò un altra volta) riporta molto fedelmente il dialogo.
«Non puoi passare», disse. Gli Orchetti tacquero, e si fece un silenzio di morte. «Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udûn. Torna nell'Ombra! Non puoi passare».
«Non puoi passare!», disse.
L'adattamento cinematografico di Peter Jackson (ma non dimentichiamo le altre due sceneggiatrici Fran Walsh e Philippa Boyens) cambia un po’ la scena
“You cannot pass!”
“I am a servant of the Secret Fire, wielder of the flame of Anor. The dark fire will not avail you, flame of Udûn! Go back to the Shadow. You shall not pass!”
Il dialogo è preso quasi parola per parola dal romanzo, ma balza immediatamente all'orecchio quel shall. “You shall not pass!” (vantaggi dei verbi modali inglesi) rende contemporaneamente l'idea che Gandalf non permette al Balrog di passare, che farà di tutto per impedirlo e anche una certezza che questo non accadrà. In italiano si renderebbe con un misto di “Non puoi passare”, “Non ti lascerò passare” e “Non passerai”.
Ovviamente la versione italiana del film non può rendere questa sottigliezza linguistica, e infatti il dialogo doppiato è
“Tu non puoi passare!”
Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udûn! Ritorna nell'ombra. Tu non puoi passare!“
In conclusione questo piccolo confronto mostra come non solo la traduzione letteraria, ma anche l'adattamento cinematografico può cambiare sottilmente il significato di una scena o di un dialogo. Solitamente il doppiaggio è il massimo responsabile di queste modifiche, avendo dei requisiti ulteriori che derivano dalla durata temporale delle battute e dalla sincronia labbiale.
In questo caso, forse per una mancanza linguistica, il doppiaggio italiano è stato più fedele al libro che non l'adattamento cinematografico originale.